Ho circa 50 anni, e due anime:
· Laurea
in ingegneria meccanica ad indirizzo energetico (1991), esperto di benessere
ambientale (climatizzazione e acustica);
· HPS in Chemintz - Germania nel 2010), specialista
in benessere della persona con 15 anni di esperienza, ho sviluppato mie
tecniche energetiche - vibrazionali (suoni e colori
in banda stretta, quarzi condizionati e altro).
Per questo mi definisco
"specialista in benessere a tutto tondo"
"specialista in benessere a tutto tondo"
Il mio percorso nel settore del benessere nasce in ambito ambientale con
teoria e pratica ingegneristici del condizionamento dell’aria e dell’acustica.
Con lo svilupparsi della mia attività professionale ho avuto modo di ampliare
la visione del benessere con fondamenti di anatomia, fisiologia e patologia
secondo la medicina ufficiale e in seguito di approfondire l’applicazione delle
tecniche vibrazionali alla salute ed al benessere. Posso dire quindi di essere
un esperto di benessere sia ambientale che della persona. Sono in grado di
interloquire con ingegneri e con medici ed ho inoltre una importante esperienza
di relazione col modo in cui le persone vivono la malattia o in generale il
disagio.
Dov'è il confine tra il benessere ambientale e il benessere della persona?
I punti di contatto e quindi il confine tra questi due aspetti sono:
1) io stesso, perché sono una persona che apprezza il proprio benessere psicofisico e che progetta il benessere ambientale;
2) il concetto di benessere ambientale che ha al centro il benessere delle persone e che secondo me non può essere limitata alla climatizzazione (temperatura umidità velocità e purezza dell'aria), all'acustica (livelli di pressione sonora, riverbero, pulsazioni e toni puri), all'illuminotecnica e all'architettura (forma, luminosità e colori degli ambienti);
3) il fatto che la differenza tra i due benesseri è il punto di osservazione dello stesso fenomeno (fuori dalla persona per l'ambientale e dentro la persona per l'altro).
Dov'è il punto d'incontro tra l'ingegneria e la naturopatia?
1) io stesso, perché sono un ingegnere e sono un essere appartenente al sistema naturale;
2) le tecnologie per il benessere della persona perché hanno bisogno di entrambe le conoscenze per essere progettate, sviluppate e ben utilizzate.
Tutto nacque quando lavoravo come ingegnere dipendente e la reflessologia era una nuova passione/hobbies. Con gli anni poi sono accadute cose sia a livello professionale che personale e ... ora in pratica lavoro in proprio sia come ingegnere (libero professionista) che come naturopata (lavoratore autonomo). Ho uno studio professionale privato completamente attrezzato ove svolgo entrambe le professioni e al bisogno ho altri studi a cui appoggiarmi. Mi programmo le settimane in funzione degli impegni e degli appuntamenti.
I miei sogni nel cassetto sono:
1) progettare una residenza per anziani (una casa di lunga degenza chiamata Cocoon) potendo scegliere anche forma, colori e suoni nei locali/ambienti nonché gli impianti per la climatizzazione, le strategie di consumo delle energie e alcune tecnologie e metodiche per il benessere;
2) fondare e dirigere una società specializzata nell'informazione e nella formazione tecnico-scientifica sulle tecniche vibrazionali per la cura e il benessere attraverso la quale vendere anche le macchine ideate, sviluppate, prodotte da me.
Dov'è il confine tra il benessere ambientale e il benessere della persona?
I punti di contatto e quindi il confine tra questi due aspetti sono:
1) io stesso, perché sono una persona che apprezza il proprio benessere psicofisico e che progetta il benessere ambientale;
2) il concetto di benessere ambientale che ha al centro il benessere delle persone e che secondo me non può essere limitata alla climatizzazione (temperatura umidità velocità e purezza dell'aria), all'acustica (livelli di pressione sonora, riverbero, pulsazioni e toni puri), all'illuminotecnica e all'architettura (forma, luminosità e colori degli ambienti);
3) il fatto che la differenza tra i due benesseri è il punto di osservazione dello stesso fenomeno (fuori dalla persona per l'ambientale e dentro la persona per l'altro).
Dov'è il punto d'incontro tra l'ingegneria e la naturopatia?
1) io stesso, perché sono un ingegnere e sono un essere appartenente al sistema naturale;
2) le tecnologie per il benessere della persona perché hanno bisogno di entrambe le conoscenze per essere progettate, sviluppate e ben utilizzate.
Tutto nacque quando lavoravo come ingegnere dipendente e la reflessologia era una nuova passione/hobbies. Con gli anni poi sono accadute cose sia a livello professionale che personale e ... ora in pratica lavoro in proprio sia come ingegnere (libero professionista) che come naturopata (lavoratore autonomo). Ho uno studio professionale privato completamente attrezzato ove svolgo entrambe le professioni e al bisogno ho altri studi a cui appoggiarmi. Mi programmo le settimane in funzione degli impegni e degli appuntamenti.
I miei sogni nel cassetto sono:
1) progettare una residenza per anziani (una casa di lunga degenza chiamata Cocoon) potendo scegliere anche forma, colori e suoni nei locali/ambienti nonché gli impianti per la climatizzazione, le strategie di consumo delle energie e alcune tecnologie e metodiche per il benessere;
2) fondare e dirigere una società specializzata nell'informazione e nella formazione tecnico-scientifica sulle tecniche vibrazionali per la cura e il benessere attraverso la quale vendere anche le macchine ideate, sviluppate, prodotte da me.